Prefazione

Ho sempre scritto tanto per lavoro che, fino a qualche tempo fa, era anche passione: scrivevo atti giuridici perché era il mestiere per il quale avevo studiato ma quando si prepara una memoria per un giudizio lo si fa conoscendo i fatti, quindi preparavo una scaletta mentale e quando accendevo il computer sapevo già cosa scrivere e dove andare a parare.
Questo post, invece, è un'assoluta novità per me perché non ne conosco, e preferisco ignorarlo, il filo conduttore, spinta solo dal desiderio di gettarmi in acque ignote che sino ad oggi mi hanno spaventato e attirato come fossero ricolme di sirene.
Sto subendo una metamorfosi di cui voi, lettori che imbattete per caso in questo blog, sarete testimoni: la muta si lascia alle spalle tacchi, tailleur e borsone per far spazio a tazzoni di caffè e un grandissimo punto interrogativo di cui mi sono fatta consapevolmente carico.
Solo il tempo, ultimo giudice, decreterà l'esito di questa scelta ma, nel frattempo, io sicuramente mi divertirò.
Buona giornata
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